Il nostro cervello è uno
strumento straordinario sempre, sono poi gli stimoli che riceve a farne
emergere le qualità.
La storia di
Ipazia di Alessandria, la prima donna matematica, astronoma e filosofa di cui
esista memoria storica ce lo racconta. Siamo nel 400 d.C. e Ipazia vive con il
padre che è matematico e filosofo. Crede fortemente nella libertà di ognuno di
professare il proprio pensiero e la propria religione. È per questi motivi
viene lapidata: ai suoi contemporanei non piaceva che una donna istruita
girasse per la città insegnando la libertà di pensiero. Le sue memorie ci sono
arrivate anche grazie agli scritti dei suoi discepoli, che raccontano come lei
insegnasse anche per strada la filosofia e la matematica a chiunque fosse
interessato. La ricordiamo non solo per il suo stile di vita, ma anche per
le sue scoperte e le sue invenzioni come l’astrolabio.
Ancora nella metà del secolo
scorso le discriminazioni nei confronti delle donne scienziate erano molto
forti.
Forse perché le donne si
prendono cura della salute di mariti, figli, nipoti o forse perché la scienza
offre un’alternativa alle pulizie e alla spesa, la biologia e la ricerca
farmacologica hanno da sempre affascinato il genere femminile. Inoltre le donne
sanno condividere il successo, lavorare in squadra soprattutto in silenzio. Le
donne sanno anche aspettare…
Alessia, II A
Nessun commento:
Posta un commento