Su
questo gadget, che sta spopolando nelle scuole, circolano molti falsi miti, che
ne affermerebbero addirittura l’utilità nel combattere i disturbi da deficit e
dell’attenzione o l’iperattività. In realtà questo gioco non è in grado di
aumentare la capacità di restare concentrati durante la lezione, e tanto meno
ci sono studi clinici che attestino una presunta efficacia terapeutica dello
“scatto rotante” (fidget spinner). Non a caso, l’ideatrice è una mamma, e non
un medico. Anche se è un antistress per i ragazzi, come qualsiasi altro
divertimento, è bene non usarlo in classe dove sarebbe un’ulteriore fonte di
distrazione. Meglio sceglierlo per il tempo libero, se incontra i gusti e le
abilità dei bambini. L’importante è che questo gioco non sia uno svago
solitario che occupa le giornate di un ragazzino ma venga fatto tra un gruppo
di coetanei che abbiano lo stesso grado di abilità e allenamento altrimenti
porterebbe rabbia e delusione.
Alessia, II A
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